Sushi Point Il Giappone a tavola
L’arte giapponese troppe volte passa in secondo piano rispetto ad altri aspetti del paese nipponico, che invece generano grandissimo interesse e muovono ogni anno migliaia di turisti verso le terre del Sol Levante.
Questo è dovuto principalmente a due aspetti che, se vogliamo, sono anche legati tra di loro. Da una parte c’è la tendenza tipicamente giapponese a mantenere un isolamento cultura per preservare la tipicità e le particolarità che derivano dalla propria storia.
Dall’altra una differenza concettuale che li allontana ulteriormente all’arte europea.
Aya Takano
Artista poliedrica e polivalente nata nel 1976 a Saitama e formatasi nel gruppo Kaikai Kiki di Takashi Murakami con il quale è stata tra i fondatori del movimento rinominato come Superflat.
Attualmente Takano, oltre che nella pittura, è impegnata anche come scrittrice di fantascienza, illustratrice e disegnatrice di manga. Incarna insomma, il prototipo dell’artista a tutto tondo tanto diffuso nel mondo orientale.
Mariko Mori
Un artista che ha cercato di tagliare i ponti con la tradizione ed abbracciare la modernità e la cultura pop di Warhol e Sherman.
Nata nel 1967 ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della moda per poi dedicarsi all’arte in senso sempre più esteso diventando performer, fotografa e pittrice.
Nara Yoshitomo
Yoshitomo è tra i più grandi artisti dell’arte pop giapponese ed è apprezzatissimo anche al di fuori dei confini del suo paese, come dimostrato dalle decine di mostre in Europa e negli USA.
La sua arte si ispira al fumetto ed ai videogiochi tanto che molte delle sue opere appaiono sin troppo semplici sia da un punto di vista stilistico che contenutistico, ma in realtà nascondono un significato ed una ricerca molto profondi.
Susumu Shingu
Pittore e soprattutto scultore, egli ha cercato di trasferire nelle sue opere la forza incredibile della natura.
Tra quelli fin ora incontrati è senza dubbio quello che più si rifà all’arte tradizionale giapponese.
Shinro Ohtake
Autore ed illustratore di libri e dischi musicali ha da sempre guardato all’esperienza artistica come ad una pluralità.
La pittura per Ohtake è solo un mezzo di espressione come molti altri per cui definirlo pittore è assai limitativo.
