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Come riconoscere un Sushi di qualità?

makiIl sushi, soprattutto adesso che sono nate rivendite praticamente ad ogni angolo della città, non è sempre di ottima qualità. È un discorso che è vero per il Giappone, ma ancora di più per l’Italia, paese che accusa un colpevole ritardo rispetto a quelli che sono gli standard ormai affermati in tutti i paesi del mondo.

Si può imparare a riconoscere il sushi di qualità da quello cattivo? E su cosa dovremo basare la nostra esperienza? Cosa rende un sushi particolarmente cattivo?

Risponderemo a questa e ad altre domande nel nostro speciale dedicato al sushi di qualità.

Quali sono le caratteristiche del buon sushi?

Il sushi è un piatto estremamente lineare e non molto complicato, che però ha bisogno in un buon equilibrio di diversi fattori per essere considerato eccellente:

  • Innanzitutto deve essere fresco: si tratta di qualcosa da cui non si può prescindere, soprattutto tenendo conto del fatto che ci sono all’interno ingredienti che deperiscono davvero subito, come il pesce fresco.
  • Il sushi, e neanche a dirlo, deve essere buono, nel senso che deve avere un sapore gustoso e appetitoso. A poco serve avere un sushi che abbia tutti i crismi dell’ottimo prodotto, se poi ha un sapore cattivo.
  • Deve essere consumato subito dopo la preparazione: se siete in un posto che vi offre sushi in vetrina, forse è il caso di passare la mano, dato che siete davanti a quello che è uno dei peggiori modi di offrire sushi ai propri avventori.

Occhio alla stagionalità

C’è un altro punto fondamentale che riguarda i prodotti che vengono commercializzati nei negozi giapponesi: la stagionalità. Non tutti i pesci sono disponibili tutto l’anno e, per questo motivo, dovremmo imparare a riconoscere la ciclicità di questo tipo di prodotti e soprattutto a capire quando il prodotto che viene venduto nel ristorante è fresco e buono e quando non lo è.

Siamo davanti ad una cosa lapalissiana per chi è abituato a trattare il pesce, ma che deve essere comunque tenuta in debita considerazione per chi consuma sushi e sta cominciando ad apprezzarlo.

No, nella vaschetta non va bene

Sempre più supermercati offrono sushi in vaschetta, che viene preparato uno o due giorni prima e poi venduto agli avventori. Si tratta di una modalità pessima di conservazione del sushi, che tra le altre cose non dovrebbe neanche essere consumato così freddo. Meglio dunque scegliere qualcosa di più fresco, anche se si dovesse salire, ovviamente, di prezzo.

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