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I piatti della festività giapponesi

Quando pensiamo alla cucina giapponese, specie a quella tradizionale, pensiamo essenzialmente al sushi, con ciò che nell’immaginario collettivo ne consegue, ramen, sashimi, sakè ecc.

Ovviamente nella cucina giapponese, specialmente quella tradizionale, non rientrano solo questi cibi e, soprattutto, non vengono preparati solo come ci vengono presentati nel riadattamento occidentale.

La cucina classica e quotidiana di questo paese risulta essere piuttosto semplice e salutare, basata essenzialmente su tre macro-ingredienti: riso, pesce e verdure.

A questi si aggiungono spesso la pasta ed i legumi, la carne è invece più legata a piatti importati dall’estero e riadattati. Vediamo ora di approfondire meglio quali sono i piatti delle festività giapponesi.

Tradizioni e influenze

Il paese del Sol Levante è un paese che ha subito, nella sua secolare storia, l’influsso di varie potenze, prima tra tutti la Cina. Poi di organizzazioni sociali molto peculiari, come quella dei samurai o dei monaci buddisti, e questo si è profondamente riflettuto anche nella storia della sua cucina.

Alle influenze cinesi è legato un ramo vegetariano-zen dell’arte culinaria giapponese, legata, appunto, a questa ideologia religioso-meditativa, mentre lo stile di vita samurai o monacale ha portato all’elaborazione di piatti particolari.

Ovviamente hanno influito anche le appartenenze ai diversi ceti sociali, in particolar modo fino al secolo scorso.

Esempi di piatti delle feste

Un esempio sono i piatti del Capodanno giapponese come:

  • Osechi: manicaretti a base di pesce e verdure, serviti in contenitori laccati (jubako) divisi in piccoli scompartimenti;
  • Zoni: zuppa di riso (che viene pestato) e con esso si formano impasti glutinosi.

Mentre durante la particolare festività chiamata la festa delle sette erbe (una delle feste del cambio di stagione) si consuma una zuppa di riso condita, appunto, da sette erbe.

La caramella dei 1000 anni

Ad alcuni dolci sono poi legati alcuni momenti particolari della vita, come il Shichi-go-san, ovvero la celebrazione per il raggiungimento dei 3-5 anni per i bambini e 3-7 anni per le bambine, durante la quale viene consumato un dolcetto chiamato “la caramella dei mille anni“.

Questi traguardi venivano festeggiati per augurare lunga vita e la possibilità a questi bambini di crescere; avevano forte valenza soprattutto in passato, quando la mortalità infantile era molto elevata.

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