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Shigoto Hajime: conosciamo la tradizione

Anche nella tradizione nipponica, il Capodanno (“Shogatsu” in lingua giapponese) è considerato il tempo del rinnovo, del vecchio che lascia spazio al nuovo, ed è seguito da una moltitudine di eventi propiziatori volti ad assicurare la buona sorte.

Il primo lavoro dell’anno

Grande attenzione viene posta per ciò che viene fatto per la prima volta nell’anno:

  • Hatsumode è la prima visita dell’anno a templi buddisti e santuari Shinto;
  • Hatsuhinode è la prima alba dell’anno, e per goderne la vista i giapponesi si recano in luoghi quali montagne, spiagge o parchi;
  • Hatsuuri, le prime compere dell’anno;
  • Waraizome, il primo sorriso dell’anno.

Vi è inoltre la pratica dello Shigoto Hajime (仕事始め), letteralmente “inizio del lavoro”, che consiste nello svolgere, spesso in maniera ritualistica, delle attività preparatorie legate al proprio mestiere.

Shigoto Hajime nel passato

Nelle aree rurali, lo Shigoto Hajime veniva celebrato ponendo le zappe nei campi, pregando le divinità delle risaie, e mangiando i mochi, le tradizionali tortine di riso pestato preparate per l’occasione.

Nelle aree montane, ci si recava al santuario del dio della montagna e si abbattevano alberi.

Nei villaggi di pescatori, si pregava lo spirito di ogni barca prima tratta in secca prima di rimetterla a mare.

Nelle case dei mercanti, si celebravano la prima vendita e la prima spedizione.

Shigoto Hajime oggi

Al giorno d’oggi, il giorno dello Shigoto Hajime è legato al rientro dalle vacanze di Capodanno e cade il 4 gennaio per gli impiegati statali, e il 5 gennaio per gli impiegati privati o chi ha attività indipendenti.

A Tokyo è usanza molto comune recarsi al santuario shinto Kanda Myojin, che si trova nel quartiere degli affari di Chiyoda ed è molto frequentato dai sarariman, ovvero gli impiegati d’azienda: è dedicato a Daikaku, una delle sette divinità della Fortuna in Giappone e protettore del commercio.

Altra divinità onorata per lo Shigoto Hajime, anch’essa parte delle sette divinità della Fortuna, è Benten (diminutivo di Benzaiten).

Conosciuta anche come Ichikishima-hime-no-mikoto, è una divinità femminile spesso rappresentata in possesso di un biwa, tradizionale liuto giapponese, e tradizionalmente considerata come colei che concede buona sorte nelle faccende monetarie.

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