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Strumenti musicali tipici giapponesi: lo speciale. Seconda puntata

Abbiamo parlato nell’articolo precedente di cosa sia la musica in Giappone, di quale rapporto abbia il popolo nipponico con essa, e dell’evoluzione degli strumenti musicali.

Ci siamo soffermati nella nostra prima analisi sugli strumenti a corda, quelli che nel nostro immaginario, per estetica e sonorità leghiamo più direttamente al mondo del Sol Levante.

Tuttavia il liuto giapponese non è forse il più rappresentativo strumento musicale di questa terra, o almeno non l’ unico.

Oltre gli strumenti a fiato, di cui parleremo più avanti, in questo stesso articolo, merita una menzione d’onore il tamburo, o meglio i tamburi giapponesi.

Strumenti a percussione

Questi strumenti a percussione sono famosi non solo perché spesso presenti in film ambientati in Giappone, ma anche perché possiamo apprezzarne il valore grazie a gruppi folcloristici, che in tour in giro per il mondo, diffondono la tradizione anche all’estero.

Il tamburo ha essenzialmente un ruolo a se stante nella tradizione musicale giapponese. Viene usato sin dai tempi più remoti in riti con finalità religiose, per essere poi adottato anche in veste più frivola per allietare festeggiamenti di vario genere, anche per puro divertimento.

La leggenda vuole che il primo tamburo sia nato dalla percussione di una bottiglia di sakè e si racconta che una dea minore convinse, con il suo ritmo irresistibile, la dea del sole ad uscire dal suo rifugio, ponendo fine alle tenebre.

Di percussioni ne esistono di varie tipologie e grandezze, dal “tamburello” a quelli dalle dimensioni di un barile, star degli show di percussionisti giapponesi che si esibiscono in ogni angolo del globo.

Strumenti a fiato

Sono probabilmente il genere di strumenti musicali meno celebrati e conosciuti del paese nipponico ed effettivamente anche nella tradizione non svolgono ruoli di particolare rilievo, anche se le melodie che spesso immaginiamo come “tipicamente giapponesi” sono spesso frutto appunto dei flauti.

Abbiamo una tipologia di flauti che può ricordarci il nostro flauto nella struttura esterna, seppur richieda una tecnica ed un attenzione maggiori. Nasce inizialmente come strumento per favorire la meditazione isolando dai rumori dell’ambiente.

Conosciamo anche un modello a più canne, le diverse lunghezze hanno funzione puramente estetica e non sonora.

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