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Beni imo: la patata dolce di Okinawa

La cucina di Okinawa, piccola isola dell’arcipelago nipponico, negli ultimi anni è diventata un punto di riferimento e un esempio da seguire per diversi Paesi, soprattutto per il vicino Giappone. Per quale motivo?

Okinawa è celebre per avere una delle popolazioni più longeve e in buona salute al mondo. Questo grazie allo stile di vita degli abitanti e in particolare alla loro alimentazione, la quale sembra essere un fattore di protezione contro malattie cardiovascolari, tumori, ipercolesterolemia, etc.

Tra gli alimenti più consumati a Okinawa, ce n’è uno nello specifico a cui dedichiamo questo articolo: la patata dolce o beni-imo, come viene chiamata in lingua autoctona. Vediamo insieme di che cosa si tratta!

Prodotti tipici: la patata beni-imo

Un ingrediente tipico della cucina di Okinawa, isola del Giappone, è la patata dolce, detta beni imo. È una patata dall’aspetto caratteristico che trae spesso in inganno. La buccia della patata, infatti, è di colore marrone.

Una volta tagliato in due, l’alimento mostra al suo interno una polpa dal colore viola simile alla patata ube diffusa nelle Filippine. A Okinawa è possibile trovare anche la versione dalla polpa giallo/arancio.

La patata beni imo viene coltivata soprattutto nel villaggio Yomitan tanto da essere chiamata anche patata di Yomitan. Al suo interno troviamo diversi nutrienti tra cui vitamina C, A, B6 e fibre. Sembra, inoltre, avere un indice glicemico inferiore rispetto alle altre patate.

Curiosità sulla patata beni-imo

Questa patata è così importante per la popolazione che a Okinawa è stata eretta una statua in onore dell’uomo che l’ha portata per la prima volta sull’isola, Sokan Noguni. La statua raffigura l’uomo con una patata nella mano sinistra.

Inoltre sembra che prima della Seconda Guerra Mondiale la gente del posto fosse solita salutarsi e informarsi sulla salute altrui tramite un’espressione curiosa: “Nmu kamatooin” la quale può essere tradotta come “hai mangiato abbastanza patate dolci?”.

A quanto pare già parecchi anni fa la salute della popolazione di Okinawa si misurava in base al cibo ingerito! Non a caso, una regola fondamentale di questa popolazione centenaria è proprio ishokudoghen traducibile come “il cibo è una forma di medicina”. E noi non possiamo che darle ragione!

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