
Nella tradizione giapponese, la carta (紙, letto “kami”) è un materiale utilizzato per realizzare una moltitudine di oggetti di uso quotidiano oppure meno comuni, oltre ovviamente ad essere un supporto per la scrittura a mano.
Un esempio sono gli shoji, cioè le porte scorrevoli delle stanze tradizionali, che consistono in telai di legno i cui riquadri vengono ricoperti di una speciale carta bianca e resistente per far passare la luce.
Oppure gli higasa, vale a dire gli ombrellini parasole fatti di carta spesso dipinta, ormai antiquati ma ancora molto presenti nelle raffigurazioni, e spesso venduti come souvenir ai turisti.
Tra gli utilizzi tradizionali abbiamo la tecnica del kirigami (切り紙, letteralmente “carta intagliata”).
Kirigami e origami
Avrai sicuramente sentito parlare dell’arte dell’origami (折り紙, ovvero “carta piegata”): il kirigami ne è una variazione che, appunto, consiste nel piegare fogli di carta apposita per poi ritagliarne sezioni creando così svariate forme.
Vengono in questo modo realizzate figure simmetriche di animali, persone e oggetti oppure forme stilizzate. Non è previsto l’utilizzo della colla.
I kirigami più semplici sono quelli a due dimensioni, realizzati con un unico foglio di carta, e generalmente rappresentano elementi come cristalli di neve, pentagrammi, fiori d’orchidea.
Le tecniche di kirigami (anche conosciuto come “kiriorigami”) più avanzate permettono la creazione di figure tridimensionali, e a volte richiedono l’utilizzo di più fogli di carta che vengono poi abilmente incastrati fra loro.
In Occidente, questa tecnica è stata resa popolare per la prima volta da Florence Temko con il suo manuale del 1962 “Kirigami, l’arte dell’intaglio creativo nella carta”.
Kirigami Animeeshon
La terra del Sol Levante è celebre per lavori d’animazione di grandissimo successo, che vengono esportati in tutto il mondo.
L’arte del kirigami è stata più volte utilizzata per la produzione di film d’animazione (animeeshon), realizzati con la tecnica stop-motion, nei quali personaggi, oggetti di scena e fondali sono tutti creati intagliando la carta e poi fotografati.
Ogni fotografia registra minime variazioni nel posizionamento di questi elementi, e tutte le fotografie vengono poi montate in successione per creare il movimento.
La creatività giapponese è davvero invidiabile e noi non possiamo far altro che subirne il meraviglioso fascino.