
Nella cultura giapponese, e più in generale in tutta quella orientale, da sempre la meditazione rappresenta un caposaldo imprescindibile. E che nel corso della storia ha prodotto effetti sostanziali sul modo di vivere e di pensare di questi popoli.
La meditazione è diventata un’abitudine della quale i giapponesi non riescono proprio a fare a meno, a tal punto che meditare per loro significa essere, riconoscersi in se stessi.
L’importanza che viene data a questa pratica è visibile in numerosi aspetti della civiltà nipponica, alcuni intimi e personali altri decisamente più macroscopici ed evidenti.
Architettura in funzione della meditazione
Questo è il primo evidentissimo aspetto legato alla centralità della meditazione.
Nelle città del Giappone esistono luoghi pensati esattamente per questo scopo, posti dove chiunque può provare a cercare dentro di sé la pace di cui ha bisogno.
Andare in giro per Tokyo ed osservare uomini e donne in meditazione è una esperienza comunissima e che ci pone davanti un ossimoro. Da una parte il caos della metropoli con le sue luci ed i suoi attraversamenti pedonali frenetici… e dall’altra, proprio lì accanto, si trova la ricerca della tranquillità.
E poi come dimenticare i giardini zen, luoghi non solo funzionali alla meditazione, ma concepiti e plasmati dalla meditazione stessa, dove ogni elemento ha un preciso significato ed una specifica funzione.
Il “vuoto” e l’imperturbabilità
Dopo aver visto la manifestazione più macroscopica possibile della meditazione ora passeremo a considerare aspetti più personali, che fanno degli abitanti del Giappone delle “creature” uniche.
Per ogni giapponese meditare significa come prima cosa liberarsi, cercare il mushin, ovvero la mente vuota pronta a diventare tabula rasa da riempire.
Questa è proprio la finalità della meditazione, lasciarsi dietro di sé i condizionamenti che l’esterno trasmette, ed affrontare con uno spirito rinnovato il futuro già dal suo immediato.
Seguendo questa via, tracciata dai fondamenti buddhisti e taoisti, si raggiunge lo stato di imperturbabilità che tanto contraddistingue il modo di essere e di affrontare la vita di ogni giapponese.
Un modo caratterizzato da calma irremovibile mista a determinazione senza avventatezza, segreti che hanno permesso a questo popolo di superare indenne tutte le catastrofi della sua storia.