La cerimonia del tè, conosciuta in Giappone come Cha No Yu è probabilmente il rito tradizionale in cui i giapponesi si riconoscono di più e quella alla quale danno un’importanza maggiore rispetto a tutte le altre.
Essa deriva da una cerimonia di meditazione zen è caratterizzata da un rituale che richiama alla semplicità e alla purezza senza nessuna contaminazione che possa scadere nel maestoso o nello spettacolare.
Nascita del rito
A dare i natali alla cerimonia del tè non è stato il Giappone bensi la Cina dell’anno mille sotto la dinastia Song ed è arrivata nella nazione nipponica solo qualche secolo dopo grazie alla mediazione culturale proprio dei monaci buddhisti.
Loro, che vengono considerati anche gli ideatori del Cha No Yu, furono i primi ad introdurre in Giappone il té, la sua coltivazione e tutto l’insieme di usi e riti ad esso legati.
Tuttavia prima che la cerimonia del té diventasse ciò che rappresenta attualmente passarono secoli e fù fondamentale la figura del monaco zen giapponese Murata Shuko che nella seconda metà del 1400 delineo i principi del Wabi-Cha su cui il rito si fonda.
I principi fonbdamentali
Ogni maestro del té ha il dovere ed anche il privilegio di trasmettere ai propri discepoli i quattro pilastri spirituali del Cha No Yu:
- Principio di Purezza: è la predisposizione fondamentale per poter accedere al rituale, la volontà di abbandonare tutto ciò che è passato per abbracciare il nuovo spazzando via tutto ciò che rendeva impura l’anima;
- Principio di Armonia: da intendere in maniera totale, l’armonia va ricercata con coloro che prendono parte al rito ma anche con i luoghi, gli oggetti ed il tempo;
- Principio di Rispetto: strettamente legato a quello di armonia ne è, se vogliamo, la più logica conseguenza.Indica l’attenzione che si deve avere verso tutti e tutto quello che prende parte alla cerimonia del Cha No Yu;
- Principio di Tranquillità: invita a fuggire dalla materialità per tornare ad una vita simbiotica con l’elemento naturale e con i ritmi da lui dettati in modo da poter avere un approccio caratterizzato da serenità ed introspezione.