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Come riconoscere il salmone fresco

salmone frescoIn Occidente il sushi rappresenta una moda culinaria in continua espansione e oggi sono molti gli appassionati che adorano prepararlo direttamente a casa propria. Bisogna però conoscere alcune norme igieniche sul pesce per assicurarsi di preparare pietanze sane, buone e non pericolose per l’organismo.

Saper riconoscere il pesce fresco è importantissimo quando si vuol preparare un buon sushi. È fondamentale anche eliminare batteri e parassiti dal pesce. Il pesce fresco non abbattuto potrebbe trasmettervi salmonella e stafilococco aureo o infezioni parassitarie come quella da anisakis (provocata da un vermicello trasparente molto piccolo e decisamente pericoloso per il nostro organismo).

Nell’articolo di oggi vi spiegheremo come fare per riconoscere e acquistare salmone fresco per il vostro sushi fatto in casa. Siete pronti per conoscere tutto l’essenziale? Buona lettura!

Salmone fresco: come riconoscerlo

Per il vostro sushi fatto in casa è fondamentale acquistare pesce fresco e di stagione. Vanno quindi evitati i pesci di allevamento. Non tutti sanno che l’utilizzo del salmone per sushi e sashimi è un’abitudine tutta europea, in Giappone il salmone non è un pesce tipico e non si trova facilmente fresco.

Nonostante non venga utilizzato per il sushi originale, sappiamo che il salmone consumato crudo è davvero delizioso e ormai non possiamo rinunciarci. Vediamo allora come fare per riconoscere il salmone fresco.

Un trucco che vi sveliamo è: fate sempre caso al colore! Il salmone ha un colore rosato molto delicato, quindi se vedete pesce dalle carni con un colore molto intenso, evitate. Il color rosso vivo indica che il pesce non è fresco ed è stato trattato con dei conservanti.

La prima cosa da fare è cercare di sentire l’odore del pesce: deve avere il profumo del mare e non di stantio. L’occhio deve essere brillante e lucido e le branchie devono essere lucide.

Se sul bancone vedete solo tranci, la carne deve apparire soda e il pesce non deve assolutamente afflosciarsi quando viene sollevato dal pescivendolo.

Sconsigliamo il pesce di allevamento perché in cattività i pesci sono alimentati con pasture che alterano il sapore della carne e non la rendono adatta al consumo da cruda.

Se come è plausibile in casa non avete un abbattitore, dovrete surgelare il pesce per due giorni a -20°C prima di utilizzarlo per il sushi. In questo modo eliminerete tutti i batteri e i parassiti.

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