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Sembazuru Orikata: la storia

L’arte dell’origami, antichissima tradizione giapponese, lungo la sua storia subisce fasi alterne. Difatti torna in auge intorno al 1700, dopo alcuni secoli di abbandono, ed è proprio alla fine di questo secolo che risale il famoso Sembazuru Orikata, ovvero la leggenda de “La piegatura delle mille gru”.

Perché proprio la gru? Probabilmente per dare nuova enfasi a questa tradizione, questo uccello era infatti considerato simbolo di nobiltà, di felicità coniugale e longevità.

La leggenda delle mille gru

Proprio in questo testo che rilancia l’origami e che viene tuttora considerato la sua bibbia, compare la leggenda della gru. Secondo la tradizione, essa è simbolo di forza e longevità in quanto nelle leggende riuscirebbe a vivere fino a 1000 anni.

La leggenda prosegue raccontando che deve questa sua capacità al riguardo degli dei nei suoi confronti, per questo per comunicare con loro ed esaudire le proprie preghiere bisognava piegare 1000 gru, con molta attenzione, e portarle come dono votivo al tempio.

Gli dei avrebbero, in questo modo, potuto apprezzare il tempo dedicato nel realizzare i manufatti, comprendendo quanti pensieri e preghiere siano state loro rivolte.

A questo punto non si sarebbero potuti esimere dall’esaudire le preghiere o i desideri.

La storia di Sadako

In quanto simbolo di longevità, esse sono anche beneaugurali per una pronta guarigione; per questo una bimba di Hiroshima, quando si recò in ospedale a trovare la sua amichetta del cuore Sadako, le regalò una grù.

Sadako era una bimba di appena due anni quando scoppiò la bomba sulla città. Rimasta illesa in quell’occasione, si ammalò poi di leucemia dieci anni dopo, per finire ricoverata nell’ospedale dove la sua amica le portò in dono l’origami, raccontandole anche la leggenda delle mille gru.

La piccola degente non si diede per vinta: nei mesi di ricovero creò oltre 1300 gru, realizzate con ogni stralcio di carta posseduto. Purtroppo, però, questa volta la preghiera non venne esaudita, e la bimba morì.

In suo ricordo è stato costruito un monumento dedicato ai bambini morti per causa della bomba atomica, che rappresenta la piccola, in piedi su una bomba, che protende verso il cielo la mano che sorregge l’origami di una gru.

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