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Speciale origami giapponesi: conosciamoli insieme. Prima parte

Il termine origami descrive l’arte giapponese di piegare la carta, il termine deriva da oru che significa piegare e kami che significa carta. Anche in Cina ci sono delle tradizioni per piegare la carta, come tra gli Arabi e persino in Occidente, ma quella giapponese è la più famosa.

La tecnica moderna degli origami usa semplici tipi di piegature che, combinate, possono creare oggetti anche molto complessi. Comunemente questi modelli moderni si iniziano piegando da un foglio quadrato, senza fare tagli alla carta.

Inizialmente però l’origami tradizionale era meno rigido e consentiva anche l’uso dei tagli e di basi non per forza di forma quadrata. Vediamo ora di conoscere meglio gli origami giapponesi in questo nostro speciale a puntate.

L’origine dell’origami

L’origine degli origami giapponesi è legata alla religione shintoista e la carta finisce per avere una valenza sacrale. Le parole carta e Dei si pronunciano kami, quindi la relazione tra questa arte e la sacralità è presto fatta.

Le prime forme di origami giapponesi erano dette go-hei ed erano costituite da delle strisce di carta ripiegate in semplici forme geometriche e utilizzate per proteggere gli spazi sacri.

Alcuni fanno risalire queste embrionali forme di piegatura della carta all’epoca Muromachi (1392-1573) quando si facevano varie cerimonie del noshi-awabi ai samurai.

Il mollusco era simbolo dell’immortalità e si offriva avvolto da un astuccio di carta. Questo foglio iniziò ad essere decorato e piegato in forme sempre più complesse fino a quando il foglio di carta non prese la dignità di dono in sé.

L’importanza della carta

In Giappone gli incarti dei doni hanno ancora oggi una grandissima importanza (ne abbiamo parlato nelle nostre guide) e spesso sono il simbolo della stima e dell’unione affettiva che c’è tra chi dona e chi riceve il regalo.

Ancora oggi è uso giapponese regalare un origami a forma di gru come simbolo di purezza, di pace e di buon auspicio. Ad esempio regalare una gru significa augurare 1000 anni di vita alla persona che la riceve.

Regalare mille gru è il massimo dono possibile perché è segno di un vero interesse per il destinatario. Per piegare così tante gru servono bravura, pazienza tempo e dedizione quindi significa che la persona è davvero molto importante.

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