Sushi Point Il Giappone a tavola
Allarme sushi in America, dove un focolaio di salmonella recentemente sviluppatosi sarebbe partito proprio da una partita di tonno… contaminato.
Ne approfittiamo per ripercorrere un po’ quelle che sono le buone norme di igiene (e di buon senso) che dovrebbero sempre e comunque accompagnare il nostro approccio al sushi, piatto che può essere sicuro, a patto che si seguano pedissequamente alcune regole.
Occhio a dove si mangia
La salmonellosi può essere ospitata nel pesce crudo che andiamo a consumare insieme al sushi o come suo ingrediente. Può essere anche frutto di una contaminazione avvenuta invece a livello della cucina. Per questo motivo è di fondamentale importanza recarsi a mangiare questo tipo di prodotti esclusivamente in ristoranti che possano garantirci standard di igiene elevatissimi e soprattutto pesce che sia stato correttamente abbattuto già sulla barca.
Abbattimento, procedura fondamentale
Cogliamo l’occasione anche per ricordarvi che il pesce che è stato sottoposto ad abbattimento (ormai qualunque pesce che viene immesso nel mercato europeo) è sicuro a livello di salmonellosi. Il patogeno che è responsabile di questa infezione, infatti, non può sopravvivere a questa procedura, motivo per il quale, nel caso in cui ci limitassimo esclusivamente a consumare sushi che è stato abbattuto, potremo dormire sonni più che tranquilli.
Mai il risparmio
Il sushi costa e c’è un motivo: il pesce fresco e trattato è molto caro, non solo in Italia. Per questo motivo vi invitiamo a diffidare da sushi bar che offrono menù a prezzi stracciati, dato che per scendere al di sotto di certe soglie di prezzo, dovremo per forza di cose andare a risparmiare sia sull’igiene che sulla qualità del prodotto.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: focolaio di salmonellosi negli USA, che potrebbe ripetersi anche in Europa nel caso in cui cercassimo di ignorare quelle che sono le nostre regole di buon senso nel consumo del sushi.
