Sushi Point Il Giappone a tavola
Oggi ti presentiamo una curiosità interessante sul Giappone: parleremo del gusto dell’umami, sapore tipico della cucina asiatica e centro di aspre discussioni per anni.
L’umami è uno dei gusti della nostra lingua che si unisce ai gusti dolce, salato, acido e amaro. L’umami è stato riconosciuto come gusto dopo anni di discussioni.
Per questa ragione si associa spesso al glutammato, un’esaltatore di sapidità dal sapore deciso, ovvero il classico dado da brodo. Conosciamo meglio questo umami e cerchiamo di capire in quali cibi si trova.
Umami: le caratteristiche
L’acido glutammico è un aminoacido che si trova nei cibi ed è essenziale come neurotrasmettitore. Un eccesso di acido glutammico sovrastimola i ricettori delle cellule e ne accorcia la vita media.
L’umami si trova in verdure, pesce, carne e nei prodotti lattiero-caseari. È importante per la salute perché chi ne è insensibile perde l’appetito e non riesce ad alimentarsi correttamente.
Si tratta, secondo gli studi, di uno dei motivi per cui il fisico degli anziani decade velocemente e per cui con l’età si perde anche l’appetito.
Cibi che contengono umami
Per quanto riguarda la cucina italiana, il parmigiano è il cibo più ricco di umami. Il parmigiano, infatti, riesce ad esaltare alcuni sapori ed è ricco di glutammato monosodico.
Sorprendentemente sono ricchissimi di umami anche i funghi (soprattutto quelli secchi) e i pomodori.
Ovviamente lo sono anche l’alga Kombu e la salsa di soia, veri prodotti tipici della cucina giapponese. I crauti, essendo cibi fermentati, sono molto ricchi di umami, ma anche il mais, la carne e il pesce lo sono.
Per quanto riguarda la carne, più è frollata e più la quantità di umami aumenta. Insaccati e formaggi ne sono ricchi, meglio però non esagerare con questo tipo di alimenti.
